14 Set La traduzione editoriale: vivere con le parole degli altri

Elisabetta Zoni
Molti sono i modi in cui la traduzione editoriale può “far crescere” chi la pratica, stimolando lo sviluppo di alcune specifiche attitudini professionali, culturali e umane. Tuttavia, accanto ai lati positivi, vivere con le parole degli altri comporta anche possibili deformazioni.
Questa breve riflessione accenna agli uni e alle altre sulla scorta di un percorso personale che inizia con una vocazione e con il momento fondante della formazione universitaria e della ricerca dottorale e continua con 15 anni di collaborazione a molteplici progetti editoriali, individuali o in team, passando per l’esperienza, tuttora viva ed essenziale, dell’associazionismo di categoria.
Elisabetta Zoni è traduttrice editoriale freelance indipendente. Le sue lingue di lavoro sono l’inglese, il tedesco e il francese.
Si occupa per lo più di saggistica (in particolare musica e arti visive, ma anche storia e scienze umane in generale). Si è laureata alla SSLMIT (oggi SLLTI) nel 1999 e addottorata in Scienza della Traduzione al DLLSM (oggi LILEC) dell’Università di Bologna nel 2007. Ha, inoltre, svolto attività di ricerca in vari ambiti, fra cui linguistica generale e applicata, traduttologia, semiotica della multimedialità e storia della cultura.
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