17 Ott Relatori futurAbili: Francesco Cecchi traduttore e interprete sportivo

Francesco Cecchi
Passione, impegno, studio, tanta pratica e un pizzico di fortuna. Sono le parole chiave per chi pratica sport… e per chi lo interpreta!
Francesco Cecchi, interprete e traduttore specializzato in ambito sportivo, interverrà al convegno organizzato da TradInFo nelle giornate del 24 e 25 ottobre, raccontandoci come si vive e si lavora sul filo del fuorigioco. Ecco cosa ci ha raccontato.
Francesco, sei specializzato in ambito sportivo e collabori con importantissime testate e squadre di calcio e basket. Hai sempre avuto la passione per lo sport e quindi hai deciso di specializzarti in questo settore, oppure il lavoro è arrivato per caso e hai poi deciso di proseguire su questa strada perché era affine ai tuoi interessi?
La passione per lo sport è stata sicuramente un fattore importante, da ragazzino ero un ciclista e giravo la Toscana in bicicletta e ho sempre visto con piacere tutti gli sport in televisione e dal vivo: calcio, ciclismo, basket, tennis, pallavolo, motori e a volte persino i campionati del mondo di biliardo su Eurosport. Parlando di lavoro, questa specializzazione è arrivata anche grazie ad alcune coincidenze fortuite, tra cui i contatti per una trasmissione sportiva locale e l’ingresso in un team di traduzione multimediale in ambito calcistico. Come in tutti i lavori, poi, da cosa nasce cosa.
Pensando alla tua esperienza, cosa rifaresti e cosa invece eviteresti?
Non è una domanda facile perché, come ho detto prima, tutto è partito da un interesse personale e da una serie di coincidenze fortunate. Di certo, per quanto riguarda questo settore, manterrei il mio interesse a tutto tondo per lo sport senza farmi troppo influenzare da questioni di tifo. Se tornassi indietro, forse sarei più cauto con gli eventi live, ma si sa che in questo mestiere (come nello sport, del resto), un po’ di sana incoscienza ogni tanto ci vuole.
Se parlassimo di futurAbilità, che consiglio daresti ad un collega che voglia scoprire nuove vie di porsi sul mercato?
Scegliersi un proprio spazio, una propria nicchia specifica, anche se molto ristretta e puntarci senza però che questo diventi un limite. La tuttologia in questo settore ormai non esiste più, bisogna specializzarsi ed è importante che questa specializzazione rientri tra i propri interessi, senza però mai dimenticare di tenere la porta aperta anche al resto. Quindi, concentrarsi su ciò che ci piace rimanendo però curiosi verso tutto ciò che ci circonda. A volte, i lavori che danno maggior soddisfazione arrivano come meno ci si aspetta.
Un’altra cosa importante è inserirsi in una realtà di interpreti e traduttori che condividano i propri interessi o che siano specializzati in altri campi, in modo da poter mettere a confronto le proprie esperienze e trovare stimoli e sinergie per migliorare le proprie abilità professionali, di marketing e di comunicazione, oltre che a rimanere al passo con le tendenze di mercato.
Francesco nei giorni scorsi ci aveva parlato del proprio lavoro di interprete e di traduttore in ambito sportivo.
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