
23 Feb Traduttori giuridici e asseverati, l’iniziativa di TradInFo
Questo mese riprendiamo uno dei punti elencati nel nostro “articolo-bilancio” di gennaio “TradInFo, un 2021 da ricordare e un 2022 da scoprire” per darvi maggiori dettagli su un’azione che TradInFo sta portando avanti nell’ambito delle traduzioni asseverate e che ha già dato i primi frutti. Iniziative come questa che vi descriviamo ci confermano che il valore dell’associazionismo risiede nella capacità di mettere in campo iniziative impossibili o assai difficili per il singolo, in altre parole: l’unione fa la forza.
Stato dell’arte delle asseverazioni in Emilia-Romagna
Spesso ciò che porta ad agire per cambiare lo stato delle cose è la constatazione di un disagio, una carenza o una falla nel sistema. Questo breve resoconto prende le mosse da un’email inviata alla mailing list di TradInFo da uno dei nostri soci nel febbraio 2021. Il socio Matteo Tirelli, che da anni svolge attività di traduzione in ambito giuridico, raccontava ai colleghi gli spiacevoli inconvenienti cui stava andando incontro per riuscire ad asseverare una traduzione svolta per un cliente e richiamava l’attenzione su una serie di problematiche, purtroppo note a tutti nel settore.
In particolare, il nostro socio faceva riferimento alle evidenti difformità tra le circoscrizioni provinciali della regione Emilia Romagna, dove risiede la maggior parte dei soci TradInFo, rispetto ai requisiti di accesso al servizio di asseverazione traduzioni: a fronte di alcune province in cui è richiesta l’iscrizione all’albo CTU – Consulente Tecnico d’Ufficio – dei Tribunali/le Procure, qualifica che poco ha a che vedere con la figura del traduttore, ce ne sono altre che non impongono alcun tipo di limitazione, accettando di fatto che le traduzioni vengano giurate anche da traduttori improvvisati, non professionisti. In nessun caso, tuttavia, viene presa in considerazione, come pre-requisito per l’accesso al servizio, l’appartenenza ad associazioni di categoria riconosciute dal MISE ex Legge 4/2013, come TradInFo. Accennava, inoltre, a quanto fosse difficile ottenere un appuntamento e faceva notare come anche in questo caso non esistesse coerenza né uniformità: l’ufficio preposto varia di città in città, in alcuni casi è istituito un ufficio asseverazioni all’interno del Tribunale, mentre in altri bisogna recarsi dal Giudice di Pace; in alcune province l’accesso è libero durante gli orari di apertura al pubblico, in altre è richiesta la prenotazione, telefonica, via email o tramite piattaforma web a seconda dei casi. Insomma, un marasma in cui non è facile destreggiarsi che si traduce in un dispendio di tempo, energie e risorse economiche non indifferente per noi traduttori e per i nostri clienti.
TradInFo inizia a mobilitarsi
L’email del nostro socio non è rimasta inascoltata. I soci e le socie TradInFo più attivi nell’ambito delle traduzioni asseverate si sono subito adoperati per creare un gruppo di lavoro ad hoc. Il gruppo, composto da una quindicina di membri residenti in diverse regioni di Italia e coordinato dalla socia Michela Candi, si è incontrato on-line con una cadenza mensile, avviando un lavoro di ricerca e documentazione circa i diversi iter da seguire nelle diverse città italiane per la procedura di asseverazione delle traduzioni. Si è così riscontrato che le divergenze già esposte arrivano a interessare perfino aspetti pratici e quasi banali quali la composizione e ordine dei documenti nel plico per l’asseverazione e il calcolo delle spese di cancelleria. Alcune socie hanno inoltre riportato reticenze nel riconoscimento di loro asseverazioni da parte di tribunali situati in regioni diverse da quella di residenza. Inutile dire, poi, che tutti i membri del gruppo concordavano sul fatto che la situazione, già scoraggiante di per sé, era stata ulteriormente aggravata dallo stallo causato dalla pandemia: nessuno di loro, ad esempio, riusciva più da mesi a ottenere un appuntamento all’Ufficio Asseverazioni del Tribunale di Bologna, in quanto sulla piattaforma on-line, unica modalità prevista per la prenotazione, le finestre di ricevimento risultavano puntualmente esaurite.
Le richieste formulate da TradInFo
A questa prima fase di scambio di informazioni è seguita una discussione su quale potesse essere il modo migliore di agire per portare all’attenzione delle autorità competenti incongruenze e colli di bottiglia riscontrati nel sistema. Si è così arrivati all’invio, nel mese di giugno 2021, di una lettera indirizzata al Presidente della Corte d’Appello di Bologna in cui, dopo una dettagliata descrizione del contesto, si presentavano una serie di proposte di miglioramento, che possiamo riassumere come segue:
- modifica e uniformazione a livello regionale dei requisiti di accesso al servizio, prevedendo che questo sia vincolato all’iscrizione ad associazioni di categoria riconosciute dal MISE o a un albo/registro dei traduttori giurati, tuttora inesistente in Italia (si veda sotto);
- uniformazione a livello regionale dei criteri riguardanti: ufficio preposto, appuntamento, documentazione necessaria, spese;
- sblocco degli appuntamenti nella provincia di Bologna e altre che versavano nella stessa situazione, con una pubblicazione più frequente di nuovi slot disponibili;
- azioni di sollecitazione del potere legislativo affinché provveda all’implementazione della Direttiva 2010/64/UE, recepita dall’Italia nel 2014 ma mai implementata, che prevede l’istituzione di un apposito registro nazionale di interpreti e traduttori giurati;
- istituzione di protocolli d’intesa tra Tribunali e Associazioni professionali di Traduttori e Interpreti.
Risultati ottenuti dai nostri traduttori giuridici
Come anticipato in apertura, i primi risultati sono già arrivati e noi di TradInFo li consideriamo come un segnale positivo che fa sperare per il futuro, non dimenticando che ci stiamo muovendo in un ambito in cui raramente le cose cambiano in meglio dall’oggi al domani: gli orari di sportello dell’Ufficio Asseverazioni del Tribunale di Bologna sono stati portati dalle sole due mattine a settimana di prima della nostra lettera, alle cinque mattine attuali. Ad oggi, ci risulta che gli appuntamenti siano ancora poco reperibili, ma ci auguriamo che con questa estensione la situazione possa sbloccarsi il prima possibile.
Progetti futuri del gruppo di lavoro TradInFo
Dopo questo primo successo, il gruppo nato in seno a TradInFo non si ferma, tutt’altro: i nostri soci e le nostre socie si sono già rimessi al lavoro, passando dal livello regionale, dal quale avevano deciso di partire per procedere con realismo, a quello nazionale/ministeriale. Molte delle criticità fin qui emerse, infatti, interessano l’intero territorio del nostro paese.
Si vorrebbe in particolare cogliere l’occasione del PNRR e del piano per la digitalizzazione della PA, al quale stanno lavorando le istituzioni, per avanzare delle proposte al Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale. E così, da alcune settimane i colleghi hanno avviato ancora una volta un lavoro di documentazione e discussione per delineare una proposta per la digitalizzazione delle asseverazioni, nonché per un aumento dei compensi dei traduttori/interpreti nominati d’ufficio – che non vengono aggiornati dal 2001. Questo stesso lavoro, inoltre, li ha portati a conoscenza del fatto che le istituzioni europee stanno lavorando a un progetto per le apostille digitali chiamato e-APP, progetto che senza dubbio TradInFo seguirà da vicino.
La vostra opinione
E adesso ci piacerebbe sapere: anche nella vostra città state riscontrando difficoltà nell’accedere al servizio asseverazioni? Quali cambiamenti, oltre a quelli sollecitati da TradInFo, vorreste vedere? Lasciate un commento qui o sulla pagina Facebook di TradInFo e, se ritenete che questo articolo sia stato utile, ricordate di condividerlo sui vostri social network.
Un ringraziamento speciale da parte di chi ha curato questo articolo va alla socia Michela Candi per aver condiviso informazioni utili alla stesura dello stesso. Inoltre, l’intera associazione ringrazia il socio Matteo Tirelli per aver dato il la a questa importante iniziativa e la socia Michela Candi per essersi assunta l’impegno di coordinare il gruppo di lavoro.
a cura di Laura Gervasi
Chiara+Vecchi
Pubblicato alle 09:24h, 23 FebbraioTantissimi complimenti a voi che avete donato il vostro tempo e la vostra esperienza per portare avanti proposte che aiutano non solo chi lavora nella traduzione giuridica, ma soprattutto chi ne ha bisogno!
Gloria Remelli
Pubblicato alle 09:55h, 23 FebbraioGrazie a Matteo Tirelli e Michela Candi per aver fatto questo punto della situazione che vedo come una mappa di navigazione. Il gruppo di lavoro rappresenta una spinta positiva e fa sperare in una semplificazione e razionalizzazione degli iter. In futuro mi piacerebbe approfondire anche della situazione delle interpretazioni in Tribunale o in ambito legale, ma questo è un altro paio di maniche. Complimenti e grazie.
Michela Bertozzi
Pubblicato alle 12:30h, 23 FebbraioGrazie a Michela e Matteo e a tutto il gruppo! Se c’è un ambito che va riformato al più presto è proprio questo: abbiamo bisogno di tutele come categoria professionale e soprattutto va sempre garantito al cittadino il diritto costituzionale ad avere accesso alla giustizia in una lingua conosciuta. Si tratta di una battaglia per un diritto civile importantissimo
Matteo Tirelli
Pubblicato alle 19:39h, 23 FebbraioGrazie all’associazione tutta che mi ha dato ascolto l’anno scorso per questa grave situazione. La situazione su Bologna è leggermente migliorata, purtroppo permane la carenza del Tribunale di Modena, provincia in cui risiedo, dove è possibile giurare solo se si è CTU o iscritti in CCIAA. Questa di Modena è una situazione anacronistica e assurda che non si è ancora risolta. Continuiamo il nostro lavoro anche nel 2022!
Damaris Stroe
Pubblicato alle 19:03h, 24 MarzoA distanza di un anno è cambiata l’attenzione dei professionisti coinvolti sull’argomento. Percepisco una maggior coesione nel chiedere quello che spetta in primis al cittadino e poi a noi professionisti. Grazie al gruppo di TradInFo per l’energia dedicata all’argomento e a Laura per aver scritto l’articolo.
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